Aperture, Lightroom. Non sono la traduzione inglese dei "termini utili" per il fotografo internazionale, ma due software prodotti rispettivamente da Apple (solo per Mac) e Adobe (per Pc e Mac). E tutti e due rappresentano la più significativa novità per quanto riguarda le attività professionali o amatoriali di buon livello nel settore fotografia digitale. Seguendo la naturale evoluzione della fotografia del XXI secolo, infatti, fanno la parte di gestione e pulizia preliminare delle immagini, consentendo di organizzare e gestire librerie di immagini che possono stare comodamente nel Pc di casa oppure sul server di una agenzia di immagini professionale. Coprendo tutte le esigenze di post-produzione delle immagini, ovvero del loro "ciclo di vita" digitale.
Entrambi i software hanno oggi raggiunto la maturità. Apple ha aggiornato lo scorso febbraio Aperture alla versione 2 (la prima venne lanciata nell'ultimo trimestre del 2005) e con un piccolo aggiornamento supplementare è adesso alla versione 2.1, mentre Adobe sta sperimentando la versione preliminare in beta della seconda edizione, la prima venne invece lanciata a gennaio del 2006.
Le novità sono significative per entrambe (ed tutti e due i software possono essere scaricati in versione demo dai rispettivi siti) così come il punto saliente, cioè l'integrazione con le altre applicazioni presenti sul computer. Sia quelle professionali che la suite iLife per Aperture di Apple, gli applicativi della suite per la creatività di Adobe per quanto riguarda invece Lightroom.
La logica dietro ai programmi segue il lavoro del fotografo dal momento in cui collega il cavetto della fotocamera al computer. Entrambi i programmi creano infatti una libreria di tutte le immagini, permettono una prima scrematura degli scatti venuti male, di editare le caratteristiche di base delle immagini in praticamente tutti i formati (Tiff, Jpeg e le differenti varianti di Raw proprietari), di inserire tag (etichette o parole chiave) per ciascuna immagine (favorendone così la creazione di un database funzionale), preparare la selezione e gli slideshow, l'esportazione per digitale o stampa, la creazione di web gallery e l'upload diretto dal software ai principali servizi web.
La possibilità di gestire il "ciclo di vita" delle immagini digitali, in qualsiasi formato vengano importate e in modo non distruttivo (rimane sempre una copia dell'originale) oltre che la gestione di un numero enorme di formati diversi e in constante espansione stanno infatti rivoluzionando il modo con il quale approcciare la fotografia amatoriale di alto livello o quella professionale. A differenza di software specifici per il fotoritocco, come Photoshop, infatti, Lightroom e Aperture costituiscono un po' il "centro digitale" all'interno del quale far vivere la propria storia attraverso gli scatti realizzati con qualsiasi tipo di fotocamera, dalla compatta da poche decine di euro sino alla bridge, alla reflex o alla full-frame da decine di migliaia di euro.
Sia Apple che Adobe offrono numerosi tutorial online e all'interno dei rispettivi programmi per capire come muoversi con i due software. La scelta per chi utilizza un Pc (Windows Xp o Vista) è forzatamente vincolata a Lightroom mentre per chi usa Mac probabilmente il prodotto di Apple è migliore per l'integrazione con il sistema operativo e le altre applicazioni disponibili per Mac Os X. I prezzi sono di 199 euro per Aperture e 298 euro per Lightroom
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